In questo articolo vedremo tutto quello che c’è da sapere sui pennelli per la ricostruzione unghie e la nail art, strumenti fondamentali per la realizzazione delle tue strutture e delle tue decorazioni.
Un pennello è composto da 3 o 4 parti:
- manico (1)
- ghiera (2)
- setole (3)
- tappo (4 – opzionale)
Sarebbe importante puntare sulla qualità da subito o quasi, perché una buona parte della riuscita della tecnica di lavoro dipende proprio da quella.
Sicuramente uno strumento di qualità ha un costo maggiore, ma se sarai capace di prendertene cura in modo adeguato sarà un tuo fedele alleato anche per anni.
Ti spiegherò quindi come prepararli, pulirli ed effettuare un po’ di manutenzione.
Preparazione e primo utilizzo dei pennelli da ricostruzione unghie e nail art
Ogni pennello prima di essere utilizzato necessita di una specifica preparazione:
- Estraiamo il pennello dalla sua confezione, togliamo il cappuccio e in maniera delicata rimuoviamo con le dita la colla che il produttore ha inserito nelle setole per tenerle compatte, accarezzandole con le unghie.
Per rendere più semplice questa operazione ci dobbiamo posizionare sotto la lampada da tavolo della nostra postazione. Osserviamo la colla che viene via dalle setole sotto forma di una leggera polverina bianca e continuiamo la rimozione finché la fuoriuscita di questa polverina non sarà terminata o quasi completamente scomparsa.
- Adesso possiamo immergere le setole del pennello nel materiale a cui è destinato (gel, acqua, cleaner, monomero…) finché non ne saranno intrise completamente.
Siamo pronti per lavorare!
Pennelli da struttura per lavorare il gel
In generale, per realizzare allungamenti o coperture, si utilizzano i classici pennelli rettangolari, che possono essere realizzati sia in setole naturali che sintetiche.
Solitamente si utilizza una misura 8 se dobbiamo maneggiare grandi quantità di prodotto, come per esempio nella costruzione di forme estreme, o una 6, magari più indicata per il lavoro da salone.
Pennelli per stendere il gel color
Per realizzare un monocolore perfetto ci serve invece un pennello ovale, che si adatterà perfettamente al nostro girocuticole arrotondato.
Naturali o sintetiche, l’importante è che le setole siano morbide, per evitare che il pennello lasci delle striature all’interno del colore. No quindi alle setole iper rigide.
In generale la misura migliore è la 6, che si adatta a tutte le dimensioni delle unghie.
Pennelli per nail art in gel
Le tecniche di nail art in gel sono tantissime e possono richiedere diversi pennelli differenti tra di loro.
Vediamo insieme le più comuni:
- linee sottili e arabeschi: si utilizzano i liner, pennelli sottilissimi che generalmente si trovano in due lunghezze: 7 millimetri e 11 millimetri.
Quello più lungo è particolarmente indicato per linee dritte molto lunghe, come per esempio quelle che dividono in due una tip o un’unghia in senso verticale;
- Gel painting /disegni e sfumature: pennello lingua di gatto a punta, presente sul mercato in diverse misure dalla 0 alla 4.
Più sono piccoli i dettagli da eseguire più piccolo dovrebbe essere il pennello;
- Fiori wet on wet: pennello ovale tipo quello per il monocolore ma piccolissimo, misura 2 o 1;
- Tecnica flat (anche chiamata one stroke o one move) in gel: pennelli obliqui che in generale si trovano in 3 diverse misure abbastanza standard: una grande che è circa un 5/6, una media che è circa un 3/4 e una piccola che è circa un 1/2;
- Tecniche varie che richiedano setole sottili ma un minimo di pancia in più come nella lavorazione di gel 3D o molto densi: pennello da acquerello o pittura acrilica;
- Tecnica di pittura con i colori semipermanenti: pennello da acquerello o pittura acrilica, come quelli appena visti;
- Tecnica sfumatura: pennello specifico con setole corte e lunghe miscelate tra loro, misura standard.
Oppure anche il cosiddetto pennello spugnetta.
Le sfumature possono essere ottenute con tecniche e pennelli differenti;
- Plastilina: pennello a lingua di gatto a punta misura 2/4 o appositi pennelli in silicone.
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Manutenzione dei pennelli da gel e accorgimenti
- I pennelli da gel una volta entrati a contatto con il materiale diventano estremamente suscettibili alla polimerizzazione.
Perciò dobbiamo rimettere subito il tappo o riporli in un astuccio appena finiamo di utilizzarli, evitare di posizionarli di fronte alle lampade UV o LED, ed evitare di lasciarli alla luce del sole o semplicemente della stanza. - I pennelli per il gel non si puliscono mai con liquidi chimici.
Niente cleaner, alcool o simili.
Questi prodotti a lungo andare seccano le setole che finiscono con il perdere la necessaria elasticità e soprattutto tendono ad allargarsi verso l’esterno come le setole di una scopa.
Può essere un metodo utilizzabile una tantum se le setole sono leggermente polimerizzate, ma non deve diventare un’abitudine.
Quando questo succede, il nostro pennello diventa inutilizzabile.
Come va pulito?
Semplicemente rimuovendo il gel in eccesso passando delicatamente le setole in mezzo a un pad o a dello Scottex. - Per i pennelli da colore sarebbe utile averne almeno 3 da destinare così: uno per i colori scuri, uno per i chiari e uno per i glitter.
Se siamo all’inizio e non vogliamo investire in tre pennelli dobbiamo avere cura di pulire bene quello che acquisteremo sempre evitando i prodotti chimici.
A questo giro però ci aiuteremo massaggiando le setole del pennello per colore in maniera delicata su un pezzo di carta con sopra una goccia di sigillante o gel trasparente.
In questo modo il gel trasparente entrerà nelle setole buttando fuori il colore. Puliremo con un pezzo di carta le setole e ripeteremo l’operazione finché tutto il colore non sarà fuoriuscito dal nostro pennello. - Alcuni pennelli potrebbero non avere un tappo o potremmo perderlo.
In questi casi consiglio di acquistare un porta pennelli per mantenerli al buio e al sicuro, oltre che, ovviamente, in perfetto ordine.
Pennelli per Acrygel
Per chi lavora questo prodotto, in genere vengono proposte due alternative:
- Il pennello 2 in 1 con la apposita spatolina per prelevare il prodotto dalla confezione: in generale però, essendo la setola corta e sintetica, si apre a ventaglio dopo pochi utilizzi. Generalmente ha la misura 6 standard.
- Il pennello da polvere acrilica, setola lunga naturale in martora (kolinsky), che viene proposto in diverse misure, dalla 6 in su. Anche qui trovo ideale una misura 6 o 8.
I consigli di manutenzione per questi pennelli sono gli stessi visti per quelli da gel.
Pennelli per acrilico
Per l’acrilico le setole di elezione sono naturali, specificamente le setole di martora (Kolinsky).
Per la struttura utilizziamo una misura 6, 8 o superiore, anche qui dipende dal quantitativo di prodotto che dobbiamo lavorare e anche dalla grandezza delle unghie della cliente.
Sarebbe controproducente lavorare una lamina ungueale molto piccola con un pennello gigante.
Per la nail art vengono utilizzati sempre in setola naturale i pennelli a lingua di gatto con la punta a triangolo, generalmente in misure che possono andare dalla 0 alla 4 e che sceglieremo in base alla grandezza del decoro da effettuare.
Manutenzione dei pennelli per acrilico
Per i pennelli da acrilico è fondamentale tenerli continuamente puliti durante la lavorazione del prodotto.
Se non scarichiamo continuamente le setole sullo Scottex, il materiale depositato su di esse si solidificherà, rendendo inutilizzabile il pennello.
A trattamento finito semplicemente strofiniamo bene le setole sulla carta e mettiamo il tappo, avendo cura di riporre il pennello in piano orizzontale o con la punta verso il basso per evitare che il monomero scenda e ristagni nella ghiera di metallo.
Pennelli per Nail Art in acquerello o micropittura acrilica
- Per l’acquerello in genere si usano due pennelli in setole naturali, uno più piccolo per le linee sottili e uno più grande con più serbatoio per le sfumature e i riempimenti.
Rispetto ai pennelli per le linee sottili in gel questi sono un po’ più cicciotto proprio perché dovendo assorbire e scaricare acqua necessitano di un “serbatoio”;
- Per la micropittura con tempere acriliche utilizziamo un kit simile a quello appena visto per l’acquerello, sempre con le stesse funzioni. Un pennello piccolo per le linee sottili e uno più grande per i riempimenti e le sfumature;
- per la tecnica flat (one move o one stroke) in acrilico utilizziamo i pennelli obliqui presenti in tre misure così come abbiamo visto per il gel.
In genere si tratta di setole naturali ma si possono trovare anche sintetiche, l’importante è sempre che non siano rigide.
Manutenzione dei pennelli per acquerello o micropittura acrilica
Questi tipi di pennello devono essere puliti preferibilmente con la sola acqua o al massimo con acqua e sapone e poi tamponati e riposti nell’astuccio.
Al massimo prima di riporli, si possono intingere leggermente in un medium ritardante per pittura acrilica che manterrà le setole morbide ed elastiche.
Attenzione: materiali diversi, pennelli diversi!
È necessario avere un set di pennelli dedicato ad ogni tipologia di materiale, perché alcuni pennelli possono essere interscambiabili tra un materiale e l’altro, ma poi non possono essere riutilizzati per il materiale precedente.
Esempio: se utilizzo un pennello per il gel, non potrò usarlo per l’acrilico e viceversa.
Se utilizzo un pennello per l’acquerello potrei usarlo poi per il gel, ma una volta che le sue setole saranno contaminate dal gel non saranno più in grado di assorbire l’acqua.
Per cui nel mio portapennelli si possono trovare fino a 4 pennelli uguali, ognuno dedicato ad un materiale differente.
Questa regola non è in alcun modo aggirabile.
Più saranno i materiali a cui ci approcceremo, più dovremo riempire il nostro astuccio!
Recuperare un pennello con setole rovinate
Ti lascio anche un consiglio di manutenzione per provare a salvare in extremis un pennello con setole piegate e/o aperte a ventaglio: dopo averlo pulito bene da eventuali residui di colore o costruttore, immergi le setole per qualche secondo in acqua molto molto calda (non bollente ma quasi) e la magia dovrebbe compiersi.
E se una sola setola esce fuori “dal gruppo” e non è più possibile riposizionarla insieme alle altre?
Basta tagliarla via, l’importante è farlo alla base dove la setola fuoriesce dalla ghiera.
Come scegliere il giusto pennello?
Un’ultima considerazione.
Alcune aziende hanno un catalogo pennelli minimal, altre enorme. Potresti trovare un’azienda che come pennello da struttura ti propone un pennello ovale anziché rettangolare, un’altra magari ti espone 6 modelli diversi di pennello rettangolare, oppure potresti andare in confusione perché ogni azienda chiama i pennelli in maniera differente.
Perché? Come districarsi in questo garbuglio di setole?
Come abbiamo già detto, tieni conto che, in linea di massima, un prezzo molto basso (2/3 euro a pennello) corrisponde a una bassa qualità del prodotto.
Non serve nemmeno spendere 40 euro per un pennello, a meno che davvero tu non ne abbia assoluta necessità.
Si ottengono ottimi risultati anche con pennelli da 10/20 euro l’uno.
Alcune master utilizzano con successo un pennello ovale anche per realizzare una struttura: personalmente trovo che la forma rettangolare permetta una maggiore forza di lavorazione e l’uso dei suoi angoli appuntiti aiuti nella rifinitura e nella stesura del prodotto, ma quel che più conta alla fine è la tua manualità.
Fai le tue prove e scegli quello che ti facilita la vita!
E se ci sono tanti modelli dello stesso pennello?
Spesso si trova la versione con tappo, senza tappo, con gli Svarowski sul manico, con le setole di diversi colori o lunghezze leggermente diverse.
Questi possono essere dettagli estetici ininfluenti o cambiare drasticamente la resa del tuo lavoro, ad esempio se le setole sono troppo rigide.
Come fare?
Con l’esperienza!
Al di là delle considerazioni logiche (un pennello senza tappo necessita per forza di un astuccio e se costa pochissimo molto probabilmente la qualità sarà pessima) non ti resta che provare in prima persona e trovare lo strumento che meglio si adatta alla tua manualità e che ti facilita nella lavorazione dei materiali.