Una delle curiosità più grandi per chi porta le unghie ricoperte o ricostruite è: posso fare o tenere la mia ricostruzione durante la gravidanza?
Unghie in gravidanza, si può fare la ricostruzione?
Cerchiamo di fare chiarezza, online si trovano tanti pareri diversi e cercherò di rispondevi in qualità di insegnante e onicotecnica ma anche di mamma.
Di per se, applicare il gel (o acrilico, o semipermanente o altro prodotto da ricostruzione) sulle unghie in gravidanza non comporta nessun rischio in particolare se utilizziamo prodotti che rispettano le norme europee sulla cosmesi.
La lamina ungueale è un annesso cutaneo che non permette l’assorbimento delle sostanze che vi si poggiano sopra all’interno del nostro corpo, per cui nulla di quello che ci applichiamo sopra viene assorbito dall’organismo.
L’unico prodotto che potrebbe causare fastidio da questo punto di vista se poggiato sul giro cuticole (cosa che di norma non dovrebbe succedere, ma non si sa mai), è il primer acido, che contenendo acido metacrilico può causare bruciature alla pelle e assorbimento cutaneo.
Bisogna quindi stare molto attenti quando lo si utilizza, oppure, se la tipologia della lamina lo consente, evitarne l’uso per precauzione.
Problemi della ricostruzione unghie in gravidanza
Discorso a parte si può fare per gli odori.
Quando si è in gravidanza, la maggior parte delle volte c’è una spiccata sensibilità verso alcuni profumi, che possono diventare davvero fastidiosi o intollerabili.
Sarebbe bene quindi utilizzare una mascherina o cercare di evitare prodotti dall’odore pungente, come per esempio il monomero classico che può essere sostituito con una variante odourless (senza odore).
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Ricostruzione unghie prima del parto
Teniamo a mente però che mano a mano che si avvicina la data del parto sarebbe bene rimuovere tutto e tenere le unghie libere, non perché il gel le danneggi, ma perché il personale sanitario durante il travaglio o il parto utilizza uno strumento detto saturimetro, che applicato al dito, consente di rilevare la quantità di ossigeno presente nel sangue, e se la lamina viene ricoperta da qualche prodotto si inibisce la rilevazione della saturazione da parte dello strumento.
Quando farlo? Personalmente ho iniziato a tenere le unghie libere a partire dall’ottavo mese, nel caso la mia pupetta avesse deciso di presentarsi al mondo con un po’ di anticipo.
Onicotecnica in gravidanza, si può lavorare?
E se sono un’onicotecnica che lavora sulle clienti e rimango incinta, come devo comportarmi?
In questo caso sarebbe bene sentire subito il proprio medico per capire se ci sono i requisiti per richiedere una maternità anticipata in modo da evitare il contatto costante con solventi e prodotti vari.
Fino alla risposta del medico sarà comunque saggio adottare tutte le misure di sicurezza che in ogni caso dovrebbero essere messe in atto anche in condizioni normali: mascherina protettiva, ambiente salubre e disinfettato, aspiratore per le polveri, guanti protettivi, strumenti sterilizzati e prodotti a norma di legge.
Ricostruzione unghie e allattamento
Per quanto riguarda l’allattamento non sussistono problemi, come abbiamo detto all’inizio nulla di quello che viene applicato sopra le unghie viene assorbito dal corpo né entra in circolo nel sangue, quindi se vogliamo dopo il parto possiamo riprendere tranquillamente a coccolare le nostre unghiette, sempre che, ovviamente, ne troviamo il tempo nell’immediato!
