Negli anni mi è capitato tantissime volte di incontrare persone inorridite all’idea di eseguire una ricostruzione delle unghie o anche solo l’applicazione di un semipermanente, terrorizzate da precedenti esperienze che avevano traumatizzato le loro povere unghiette.
Quindi è vero che la ricostruzione unghie è capace di rovinarle e danneggiarle?
Ovviamente no.
Se i prodotti utilizzati sono di qualità e se rispettano tutti gli standard richiesti dalla legislazione non c’è rischio di incorrere in sorprese poco piacevoli.
Certo, potremmo presentare alcune allergie ad alcuni componenti del gel o dei semipermanenti, ma è anche vero che oggi in commercio le aziende stanno sempre più attente e producono tante linee prive dei principali responsabili potenzialmente allergizzanti.
E allora come mai tante persone si lamentano di brutte esperienze che gli hanno rovinato le unghie?
Possibili cause dei problemi alle unghie
In generale quello che davvero crea problematiche alle unghie non è la ricostruzione, il gel o il prodotto in se, ma il lavoro meccanico che esegue la tecnica con la lima o con la fresa a danneggiare realmente le unghie.
Colpa cioè, di un’onicotecnica poco qualificata che non sa utilizzare correttamente i suoi strumenti o che non possiede strumenti adeguati.
E questo può succedere non solo se ci si rivolge a qualcuno che lavora in casa, ma anche se si va a fare la manicure presso un centro estetico.
Vediamo i principali modi in cui di solito le unghie vengono traumatizzate:
- opacizzazione della lamina ungueale in fase di preparazione con una lima o una punta fresa troppo aggressive;
- opacizzazione della lamina ungueale in fase di preparazione eseguita con una lima o punta fresa adeguate, ma a cui viene applicata una pressione eccessiva e/o prolungata oltre il necessario;
- rimozione del gel o del semipermanente troppo frettolosa e/o aggressiva: la rimozione del prodotto prevede una punta fresa adeguata al materiale da rimuovere e comunque in ogni caso l’ultimo strato di prodotto non dovrebbe mai essere rimosso con una punta carbide ma con una lima delicata (es. 180 grit). Inoltre lavorare troppo frettolosamente porta a essere poco precisi e il rischio di creare danni aumenta;
- preparazione delle unghie non corretta. Se questa viene sbagliata, si formeranno tanti sollevamenti di prodotto che andranno rimossi ad ogni refill, stressando così la lamina ungueale che verrà assottigliata dalle frequenti rimozioni;
Impara a eseguire una manicure approfondita per tenuta ottimale del prodotto e un risultato estetico impeccabile.
Scoprirai anche come utilizzare la fresa per la rimozione del prodotto e per la preparazione dell’unghia.
- i solventi troppo aggressivi o lasciati per troppo tempo a contatto con le unghie possono indebolirle (ad esempio quelli per la rimozione del semipermanente);
- mangiare, mordere o strappare la ricostruzione con metodi poco adatti o professionali può danneggiare tantissimo le unghie e renderle fragili;
- maneggiare detersivi o prodotti chimici aggressivi senza utilizzare i guanti può non solo rovinare l’estetica del nostro trattamento di ricostruzione, ma anche rovinare le unghie naturali sottostanti.
Importante: un trattamento alle unghie, di qualsiasi tipo, non dovrebbe mai risultare doloroso o traumatico.
Capiamoci: anche alla migliore onicotecnica del mondo può scappare la punta della forbicina e fare un taglietto o dare un colpo di lima e graffiare il girocuticole, ma quello che è importante è che il trattamento non risulti sistematicamente e costantemente doloroso.
Quando la lamina ungueale viene danneggiata, l’unghia impiegherà del tempo prima di tornare in condizioni di perfetta salute, ma se escludiamo chi per motivi genetici presenta delle unghie fragili come condizione naturale, in tutti gli altri casi si può piano piano tornare alla normalità.
Una lamina ungueale rovinata risulterà assottigliata, arrossata, incline alle rotture o ai piegamenti, si potrebbe sfogliare nella zona del margine libero o anche su tutta la superficie, rendendo impossibile anche la minima ricrescita di un bel margine libero naturale.
In questi casi l’unghia potrebbe anche risultare dolente e non bisognerebbe a quel punto sottoporla a ulteriori trattamenti.
Possibili soluzioni per unghie rovinate
Premettendo che non sono un medico e che quindi in tutti i casi di alterazioni ungueale è sempre bene rivolgersi ad un dermatologo, possiamo prendere in considerazione alcune contromisure dettate dal buonsenso per vedere se possano essere d’aiuto per le nostre unghiette rovinate.
- Potremmo valutare l’idea di assumere degli integratori da banco che in generale vanno a rinforzare unghie e capelli, chiedendo consiglio al farmacista;
- la lamina ungueale di per se non è in grado di assorbire sostanze nutrienti, quindi come abbiamo detto nel punto sopra qualsiasi vitamina o altro elemento deve essere assunto per via orale. Però potrebbe essere utile mantenere le unghie e la pelle idratate con dei buoni olii naturali per mantenerle elastiche e morbide;
- utilizzare sempre guanti protettivi quando si utilizzano prodotti chimici come i detersivi per le pulizie.
In conclusione possiamo dire che sicuramente prevenire è meglio che curare.
Come possiamo farlo?
Se siamo tra coloro che usufruiscono del servizio di ricostruzione unghie dobbiamo farlo scegliendo con cura e attenzione l’onicotecnica di fiducia, magari guardano i suoi lavori, verificando le sue certificazioni e leggendo i feedback e le recensioni delle altre clienti. Se nonostante questo le nostre unghie vengono sistematicamente rovinate, cambiamo tecnica!
Se siamo invece tra le aspiranti onicotecniche, dobbiamo formarci con costanza, passione e impegno per apprendere tutte le nozioni necessarie a fare di noi delle vere professioniste del settore.
Una ricostruzione in gel o un semipermanente non devono essere solo belle da vedere, ma anche e prima di tutto eseguite nel rispetto della preservazione della salute delle unghie naturali.
Il mio corso gel base plus è il punto di partenza per qualsiasi aspirante onicotecnica.
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